XVI-La Terra non è un pianeta qualsiasi! Ci si contano cento e undici re (non dimenticando, certo, i re negri), settemila geografi, novecentomila uomini d'affari, sette milioni e mezzo di ubriaconi, trecentododici milioni di vanitosi, cioè due miliardi circa di adulti.
XVII-Naturalmente i grandi non vi crederebbero. Si immaginano di occupare molto posto. Si vedono importanti come dei baobab.
XVIII- Gli uomini non hanno radici, e questo li imbarazza molto.
XIX-Che buffo pianeta: è tutto secco, pieno di punte e tutto salato. E gli uomini mancano d'immaginazione.
XX-Mi credevo ricco di un fiore unico al mondo, e non possiedo che una qualsiasi rosa.
XXI-Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo.
XXII-Non si è mai contenti dove si sta.
XXIII-È una grossa economia di tempo. Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatre minuti alla settimana.
XXIV-Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza è invisibile.
XXV-Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare col cuore.
XXVI-È come per il fiore. Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella, è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite.
XXVII-Ma i grandi non capiranno mai che questo abbia tanta importanza.